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Il dipinto raffigura Plutone mentre tra- scina Proserpina, figlia di Cerere e sua futura sposa, nell’Ade, ovvero nel regno degli Inferi dove risiedono i morti. La biga del dio è guidata per l’occasione da Cupido, allusione al futuro legame amoroso della coppia. L’Ade è evocato dalle fiamme e dai lapilli sulfurei visibili a sinistra. Per la sua ambientazione “infernale” la scena dialoga con l’Orfeo e Euridice di Padovanino, esposto in questa stessa sala, di cui forse rappresentava, pur nelle differenti misure, un antico pendant.