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Documentato anticamente nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Venezia, il dipinto, già su tavola, fu alienato nel 1827 dall’allora abate Girolamo Moro Lin, quindi ricomprato sul mercato nel 1839 dal priore Pietro Pianton e rientrato in chiesa, venne infine comprato dallo Stato italiano e destinato alle Gallerie nel 1884. Il trasporto della pittura da tavola a tela, eseguito in due momenti (1888 e 1962) resosi necessario per il cattivo stato di conservazione del supporto, ne ha compromesso in parte la conservazione, soprattutto al livello della preparazione. Il gruppo centrale con Tobiolo e l’Angelo Raffaele spicca nella posizione sopraelevata su un rialzo roccioso, ad evocare una sorta di Sacra Conversazione con i santi ai lati. Protagonista della composizione è lo straordinario paesaggio, in cui si riconosce la veduta dell’amata Conegliano, città natale del pittore più volte inserita nei suoi fondali. Cronologicamente l’opera appartiene agli ultimi anni di produzione del pittore, tra il 1514 e il 1515.