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Il dipinto, uno dei più apprezzati di Carletto Caliari, il più giovane dei due figli di Paolo Veronese, proviene dalla sagrestia della chiesa della Carità, anticamente officiata dall’ordine dei canonici agostiniani lateranensi e inglobata nel xix secolo nel complesso di edifici che compongono le Gallerie dell’Accademia. Si riconosce al centro Sant’Agostino, in abiti vescovili, in atto di scrivere quel complesso di norme con le quali si organizza la vita conventuale, detta “Regola”. I canonici che attorniano il santo, dalle spiccate caratteristiche fisiognomiche, sembrano essere ritratti di prelati contemporanei.