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Corpi moderni

Banner della mostra "Corpi moderni" con l'Uomo Vitruviano

Corpi moderni.

La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione

4 APRILE – 27 LUGLIO 2025

Le Gallerie dell’Accademia di Venezia sono liete di annunciare la prossima grande mostra Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione, visitabile dal 4 aprile al 27 luglio 2025. Curata da Giulio Manieri Elia, Guido Beltramini e Francesca Borgo, la rassegna propone un’affascinante indagine sulla concezione del corpo umano che si afferma nella Venezia del Rinascimento tra arte, scienza e cultura materiale. Corpi moderni esplora, più precisamente, il modo in cui, per la prima volta, il corpo è stato concepito quale campo d’indagine scientifica, oggetto di desiderio e mezzo di espressione di sé. Il Rinascimento segna, infatti, un punto di svolta in cui il corpo non è più solo una realtà biologica, ma una costruzione culturale, un elemento plasmato dalla scienza, dall’arte e dalle convenzioni sociali.

Opera "Allegoria della Vanità" di Giovanni Bellini

Giovanni Bellini (1434/39 – 1516), Allegoria della vanità, 1490 ca., olio su tavola, 32 x 22 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia, inv. 595c

 

La mostra raccoglie straordinarie opere d’arte, alcune delle quali presentate in Italia per la prima volta, tra disegni, dipinti e sculture provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni internazionali e nazionali con capolavori di Leonardo da Vinci, Michelangelo, Albrecht Dürer, Tiziano, Giorgione e Giovanni Bellini, accanto a strumenti scientifici, modelli anatomici, libri, abiti, miniature e oggetti di uso quotidiano. 

 

Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione (1476/78-1510), La vecchia, 1506 ca., olio su tela, 68 x 59 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia, inv. 272 

 

Il percorso è suddiviso in tre grandi capitoli. Il primo, intitolato “Il corpo svelato: conoscere”, approfondisce la scoperta del corpo umano come oggetto di studio scientifico e medico, che trova a Padova e Venezia due centri di rilevanza europea. 

Con l’occasione torna a essere visibile al pubblico, dopo sei anni, il celebre Uomo vitruviano di Leonardo, tra le icone delle Gallerie dell’Accademia e dell’intero patrimonio culturale mondiale, che verrà per la prima volta accostato a un rilievo metrologico greco antico, innescando una riflessione sul concetto di “misura” e di “ideale”, che trova origini antichissime.

"Uomo vitruviano" di Leonardo Da Vinci
Leonardo Da Vinci (1452 – 1519), Studio proporzionale di corpo maschile (‘Uomo vitruviano’), 1498, punta d’argento, penna e inchiostro, inchiostro diluito su carta, 345 x 246 mm, Venezia, Gallerie dell'Accademia, inv. 228r

 

La seconda sezione, “Il corpo nudo: desiderare”, analizza la rappresentazione del corpo come oggetto di sguardo e di desiderio. Da una parte, il corpo nudo femminile, raffigurato, secondo l’invenzione tipica del Rinascimento e che avrà fortuna fino ai giorni nostri, dalla Venere sdraiata e adagiata sul paesaggio. Dall’altra, il corpo maschile lirico, sofferente e sublime dei santi e degli eroi biblici, ritratti all’antica. 

Il desiderio del corpo che assicura discendenza e futuro è messo in scena da oggetti di ambito domestico quali cassoni e deschi da parto, e da splendidi ritratti di giovani spose che, nascondendo un seno, invitano a un erotismo regolato, secondo una tradizione iconografica molto diffusa in ambito veneto. Enigmatico in tal senso il meraviglioso quadro di Tiziano, Gli Amanti, dalla collezione reale inglese di Windsor, dove il gesto dell’uomo che carezza il seno scoperto dell’amante è stato solo recentemente interpretato come un atto che sancisce il legame nuziale. In mostra, anche l’unica copia al mondo dei “Sonetti lussuriosi” di Pietro Aretino (collezione privata), e una splendida cuffia da donna, unico esemplare di cappello femminile cinquecentesco di raffinata qualità, in arrivo dal Metropolitan Museum of Art di New York. 

 

La terza e ultima sezione, “Il corpo costruito: rappresentarsi”, illustra il corpo come spazio di rappresentazione culturale. Vestiti, trattati di chirurgia, accessori di cosmesi e cura del corpo testimoniano la necessità dell’uomo e della donna rinascimentali di aderire a standard e modelli sociali che si riflettessero nella loro raffigurazione, attraverso uno specifico inventario di simboli e orpelli che definivano il maschile e il femminile. Tra i vari oggetti legati alla bellezza spicca un rarissimo scrigno del XVI secolo, una sorta di contemporanea e preziosa make-up box, col suo contenuto di specchi, profumi e oggetti della cura di sé (collezione privata).

 

Ma la rassegna indaga anche l’idea del superamento del corpo stesso, esponendo le armature e le protesi meccaniche utilizzate per la prima volta durante il Rinascimento per sostituire gli arti persi in guerra, corroborando la concezione del corpo quale campo della sperimentazione, della metamorfosi, della trasformazione. Il gesto, la mimica, l’esercizio fisico erano, del resto, finalizzati a forgiarlo, al di là del suo dato naturale. 

Corpi moderni costituisce un viaggio nel corpo della prima età moderna, esplorando un modo di pensare che si ritiene solo erroneamente esclusivo del nostro tempo, avvicinando i visitatori a questioni che dominano le scienze, le arti e i miti di oggi come di allora: la natura e il futuro dell’umanità, la sessualità e la riproduzione, la bellezza e l’invecchiamento, i confini dell’umano, l’identità.

 

In occasione dell’esposizione viene pubblicato un ampio catalogo da Marsilio Arte, curato da Giulio Manieri Elia, Guido Beltramini e Francesca Borgo, con saggi di importanti studiosi internazionali e italiani.

 

La mostra è promossa e organizzata dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia e da Marsilio Arte, con il contributo della Regione del Veneto e il sostegno dell'Associazione dei Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, tramite la quale hanno contribuito: Scuola Piccola Zattere, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Venetian Heritage, Save Venice, Comitato Austriaco Venedig Lebt, Associazione Amici dei Musei e Monumenti Veneziani.

 

Biglietti disponibili dal 1° febbraio 2025. Intero 20,00€, ridotto 2,00€. Per tutte altre agevolazioni, visita la pagina Agevolazioni per l'ingresso nei luoghi della cultura del Ministero della Cultura.

 

Ufficio stampa

Marsilio Arte | Giovanna Ambrosano: g.ambrosano@marsilioarte.it; +39 3384546387

 

Gallerie dell’Accademia

Venezia, Campo della Carità 1050

www.gallerieaccademia.it 

 

L'Allegoria della Fortuna di Antonio Balestra da Ca' Zenobio

Il ritorno di un protagonista alle Gallerie dell'Accademia

L'Allegoria della Fortuna (o della Ricchezza) di Antonio Balestra da Ca' Zenobio

 

Le Gallerie dell'Accademia sono orgogliose di presentare al pubblico l'Allegoria della Fortuna (o della Ricchezza), dipinta da Antonio Balestra negli ultimi anni del Seicento e proveniente da Ca' Zenobio, palazzo tra i più importanti di Dorsoduro, non lontano dal nostro museo.

A. Balestra, allegoria della fortuna (o della ricchezza)

Il grande ovato (149,5 × 250 cm) si trovava nel portego del palazzo, in compagnia del suo pendant (Allegoria dell'Abbondanza) e dell'importante collezione di dipinti della famiglia aristocratica, finché fu esportato negli anni '80 per finire nel mercato antiquario, prima a Londra e poi a Padova. Proprio qui le Gallerie dell'Accademia hanno modo di esaminare il dipinto presso l'antiquario Graziano Gallo, da cui viene infine acquistato dopo un iter durato circa un anno.

«Il peculiare interesse dell'opera per le collezioni delle Gallerie dell'Accademia» commenta Michele Nicolaci, curatore responsabile delle collezioni del Sei e Settecento, «risiede innanzi tutto nell'assenza di testimonianze di questo importante protagonista della pittura veneta nel passaggio cruciale tra Sei e Settecento, e nella possibilità di documentare, almeno parzialmente, la straordinaria decorazione di Ca' Zenobio, oggi in larga misura compromessa dalle dispersioni».

L'opera sarà esposta in Sala 6 a partire dal 21 novembre 2024, in occasione della festa della Madonna della Salute.

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Gallerie dell'Accademia e Teatro la Fenice: nasce una nuova sinergia

Il direttore Giulio Manieri Elia e il direttore della Fenice Andrea Erri si stringono la mano davanti al quadro "Il sogno di Orsola" di Vittore Carpaccio

Ieri 16 ottobre è nata una nuova sinergia tra le Gallerie dell’Accademia e Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, sinergia che è si è concretizzata grazie ad una convenzione siglata dal direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia e dal direttore generale della Fenice Andrea Erri. 

In particolare la stretta di mano è avvenuta di fronte al quadro Il sogno di Sant’Orsola di Carpaccio, sesto episodio del ciclo Storie di Sant’Orsola dipinto tra il 1490 e il 1498 per la scuola omonima posta nelle vicinanze della Basilica di SS. Giovanni e Paolo. Ed è proprio questo il punto di partenza di questa speciale collaborazione: esiste infatti un filo conduttore tra il capolavoro dell’arte rinascimentale veneziana e l’Otello di Giuseppe Verdi che inaugurerà la stagione 2024-2025 del Teatro. Saranno i canali social delle due istituzioni a svelare nei prossimi giorni il trait d’union culturale tra i bozzetti scenici dell'allestimento verdiano e la tela del Carpaccio, tra le più significative del panorama artistico del Quattro e Cinquecento.

Le due istituzioni veneziane collaborano dunque per la prima volta attraverso un accordo che prevede benefit per member, abbonati e dipendenti con l’obiettivo di promuovere la fruizione e la conoscenza dell’enorme patrimonio artistico conservato nelle Gallerie, e per incentivare visite al Teatro di Campo San Fantin e accessibilità agli spettacoli dei teatri veneziani anche grazie a tariffe agevolate ed eventi dedicati. 

«Per la prima volta, le Gallerie dell'Accademia e il Teatro La Fenice di Venezia, tra le maggiori istituzioni culturali veneziane e italiane, danno vita a una sinergia di intenti, volta a valorizzare e promuovere la loro storia, il loro patrimonio, le loro attività e proposte. Siamo convinti, infatti, che l'arte debba sempre costruire ponti e favorire il dialogo tra mondi solo apparentemente lontani, come quelli del teatro e del museo, della musica e della pittura, della danza e della scultura», ha commentato il direttore delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia.

 «Questo accordo tra la Fondazione Teatro La Fenice e le Gallerie dell'Accademia segna un passo fondamentale nella creazione di un sistema integrato tra le grandi istituzioni culturali veneziane – ha sottolineato Andrea Erri, direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice –. Venezia ha sempre espresso il suo valore più alto attraverso l'incontro tra arte, musica e bellezza, e siamo convinti che solo collaborando, come stiamo facendo oggi, potremo esprimere al massimo il potenziale culturale di questa città. Non esistono barriere tra le diverse forme d’arte, ma solo sinergie che arricchiscono il nostro patrimonio comune e lo rendono più accessibile e rilevante per tutti».


 

Leonardo da Vinci

LEONARDO DA VINCI. L'UOMO MODELLO DEL MONDO

Per celebrare i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci (1519-2019), le Gallerie dell'Accademia presentano la mostra “Leonardo da Vinci. L'uomo modello del mondo”, aperta al pubblico dal 17 aprile al 14 luglio 2019.Il museo veneziano possiede venticinque fogli autografi del genio di Vinci, disegni che offrono un excursus di estremo interesse sulla produzione di Leonardo e ne documentano, lungo tutto l’arco della sua attività, le ricerche scientifiche con studi di proporzione del corpo umano, di botanica, di ottica, di fisica, di meccanica, di armi, e le fasi preparatorie per alcuni dipinti come gli studi per la celebre Battaglia di Anghiari o la Sant’Anna con la Vergine e il Bambino.
Tra tutti eccelle l’Uomo Vitruviano, assurto a simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero.
La mostra ripercorrerà attraverso gli esempi grafici del maestro, e dei suoi allievi o seguaci, le tappe essenziali della sua esistenza, partendo da due Studi per un’Adorazione dei pastori riferibili al periodo giovanile fino alle splendide Tre figure femminili danzanti attribuibili al periodo francese, momento estremo della sua vita conclusasi ad Amboise il 2 maggio del 1519.
Una sezione speciale sarà dedicata allo studio di proporzioni e di anatomia che vedrà come fulcro lo straordinario Uomo Vitruviano accostato a importanti fogli di Windsor e ad alcune pagine del codice Huygens eccezionalmente provenienti dalla Morgan Library di New York.
In un percorso di grande suggestione, la mostra prevede l’esposizione di oltre settanta opere complessive tra le quali ben trentacinque autografe di Leonardo.

Ente promotore:

Gallerie dell’Accademia di Venezia, co-produttore Associazione Metamorfosi di Roma

Luogo della mostra:

Gallerie dell’Accademia di Venezia, Campo della Carità 1050, 30123 Venezia

Date della mostra:

17 aprile – 14 luglio 2019

Orario di apertura:

lunedì 8.15-14.00

da martedì a domenica: 8.15-19.15

Biglietto:

intero: 15 € (12,00€ + 3 € quota integrazione Mostra)

ridotto per giovani 18-25 anni: 2,00€ +1,50€ quota integrazione Mostra 

Gratuità per legge

 

Mostra a cura di:

Annalisa Perissa Torrini e Valeria Poletto

Catalogo a cura di:

Annalisa Perissa Torrini

 

Ufficio Stampa 

Metamorfosi

Maria Grazia Filippi 

ph. +39 06 83 600 145/146

mob. +39 333 207 5323

contatto e-mail

mariagraziafilippi@associazionemetamorfosi.com

 

CLP Relazioni Pubbliche
Clara Cervia | tel. 02.36755700 | clara.cervia@clp1968.it | www.clp1968.it

 

www.gallerieaccademia.it

facebook | instagram

@gallerieaccademiavenezia

 

La mostra è inserita tra le iniziative coordinate dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci dell'artista.

Scopri tutti gli eventi: www.leonardocinquecento.it

 

Ecco il ricco programma in occasione della mostra Leonardo da Vinci. L'uomo modello del mondo

PERCORSI GUIDATI GRATUITI

PERCORSI GUIDATI PER LE SCUOLE

LABORATORI PER BAMBINI E RAGAZZI

 

Cartella Stampa: 

Cartella Stampa - Leonardo da Vinci. L'uomo modello del mondo.pdf