NUOVE OPERE DELL'800
Allestimento delle pareti esterne del Tablino!
Con piacere vi annunciamo il nuovo allestimento della pareti esterne della Sala del Tablino!
Le Gallerie hanno visto la luce all’inizio dell’Ottocento e l’illuminata politica culturale di Leopoldo Cicognara, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1808 al 1826, ne è stato il primo potente propulsore. Oltre a dare forma primigenia a quella che sarebbe divenuta la più grande collezione di arte veneta al mondo, Cicognara è stato anche instancabile organizzatore dell’attività dell’Accademia, in origine strettamente collegata al Museo, nonché attivissimo promotore e sostenitore in città di quello che oggi definiremmo il “sistema dell’arte contemporanea”.
La sala cosiddetta del Tablino (sala 13 del piano terra), in origine sacrestia della chiesa di Santa Maria della Carità (successivamente divenuta parte integrante del Museo), realizzata su progetto di Andrea Palladio che si era ispirato a uno degli ambienti della domus romana, oltre a straordinari gessi di Antonio Canova e al monumento celebrativo della sua eccezionale vicenda artistica, ospita la cattedra che fu del citato Presidente dell’Accademia, disegnata da Giuseppe Borsato. Le due pareti esterne a questo straordinario ambiente verranno a breve allestite e saranno aperte al pubblico dal 24 Giugno 2021, con dipinti ottocenteschi che contribuiranno a ricostruire e a far rivivere il clima artistico che ha caratterizzato i primi decenni di vita del Museo.
Apre la serie, e non potrebbe essere altrimenti, un ritratto di Leopoldo Cicognara, dipinto da Ludovico Lipparini nel 1825, posto a dialogo con quello modellato da Canova, esposto all’interno del Tablino. Lo stesso Giuseppe Borsato, citato autore della cattedra di Cicognara, sarà degnamente rappresentato con una tela raffigurante La sala delle quattro porte a Palazzo Ducale, datata 1822. Il gusto neoclassico, in auge all’epoca, amato da Cicognara e letteralmente incarnato da Canova, aleggia nei tre eleganti dipinti di Teodoro Matteini, che presentano dame e gentiluomini abbigliati all’ultima moda, immersi in ameni paesaggi. Questa piccola e inedita selezione di opere del XIX secolo, presentata per la prima volta in Museo in tempi moderni, si conclude con un paesaggio di Lancelot Theodore Turpin de Crissé, il Ritratto dei genitori Placido Fabris e l’Interno della Certosa di Pavia di Federico Moja.
Ecco le nuove opere che dal 24 giugno troverete sulle pareti esterne della sala 13!
Teodoro Matteini (Pistoia, 1754 – Venezia, 1831), Ritratto di giovane signora con foglio di musica.
Teodoro Matteini (Pistoia, 1754 – Venezia, 1831), Ritratto di giovinetta.
Teodoro Matteini (Pistoia, 1754 – Venezia, 1831), Ritratto di due giovani signori in un paesaggio.
Giuseppe Borsato (Venezia, 1770 – 1849), La sala delle quattro porte a Palazzo Ducale.
Lancelot Theodore Turpin de Crissé (Parigi, 1782 – 1859), Rocce sul mare con centauri.
Federico Moja (Milano, 1802 – Dolo 1885), Interno della Certosa di Pavia.
Placido Fabris (Pieve d’Alpago, 1802 – Venezia 1859), Ritratto dei genitori.
Ludovico Lipparini (Bologna, 1800 – Venezia, 1856), Ritratto di Leopoldo Cicognara.