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Realizzato a Venezia, il polittico venne commissionato per la cattedrale del centro pugliese di Conversano (Bari), per poi essere acquistato dallo Stato negli anni ottanta dell’Ottocento dopo un passaggio sul mercato antiquario. Due iscrizioni poste sulla tavola centrale del polittico datano l’opera al 1475 e la riconducono al pittore muranese Bartolomeo Vivarini. Le tavole, incastonate all’interno di una cornice di gusto ancora tardogotico, sono articolate su tre registri: quello inferiore, costituito dalla predella, reca l’immagine del Cristo benedicente e i dodici apostoli a mezza figura su fondo dorato; il registro mediano presenta la scena centrale della Natività e ai lati i santi a figura intera, a sinistra Francesco, Andrea, Giovanni Battista, Pietro e a destra Paolo, Girolamo, Domenico e Teodoro; in alto a completamento del polittico una cimasa con Cristo in passione tra due angeli. La scena della Natività sembra riproporre in forme più robuste e plastiche la composizione con il medesimo soggetto nel polittico di Antonio Vivarini del 1447, oggi a Praga (Polittico della Natività, Praga, Národní Galerie). Lo stile è composito, tanto che le differenze qualitative e stilistiche tra i vari registri hanno portato a ipotizzare una collaborazione tra il maestro e la bottega; rispetto alle figure della predella e della cimasa, i santi del registro mediano e la Natività sono impostati secondo una costruzione plastica e prospettica più coerente, eco della formazione padovana dell’artista.