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Giovedì 18 luglio alle ore 17 alle Gallerie dell'Accademia verrà presentato il restauro di un'importante scultura lignea policroma, risalente alla prima metà del XV secolo, raffigurante a grandezza naturale l' "Uomo dei dolori" o, per usare un termine abituale a Venezia e in Veneto, il Cristo passo. Si tratta di una tipologia iconografica molto diffusa, specie in ambito tedesco, che mostra il Cristo vivo, con gli occhi aperti, in posizione eretta che, cinto da una corona di spine in testa, si presenta ai fedeli mettendo in evidenza le stigmate delle mani e dei piedi e la ferita del costato da cui scende copioso il sangue.

La scultura proviene dallo storico complesso di Santa Caterina che, a seguito della soppressione avvenuta nel 1806, venne adibito a sede di un Liceo Convitto, poi intitolato nel corso dell'Ottocento al doge Marco Foscarini,  e successivamente ceduto  nel 1937 alla Gioventù Italiana del Littorio. Negli anni immediatamente successivi le opere d'arte della chiesa di Santa Caterina furono date in consegna alla Soprintendenza che le trasferì , almeno in parte, nel cosiddetto "Depositorio" di Palazzo Ducale.

Grazie ad un finanziamento ministeriale, è stato possibile porre termine all'avanzante degrado cui la scultura era soggetta, trasferendola dal “Depositorio” al laboratorio di restauro della Soprintendenza veneziana, sito alla Misericordia, dove l'intervento di restauro è stato sapientemente condotto da Milena Dean sotto la direzione di Roberta Battaglia.