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DA | COSA | NASCE | STORIA

Universo Orsola | Un amore impossibile?

Progetto sperimentale di innovazione educativa per le scuole secondarie di secondo grado

 

A cura di Maria Teresa Dal Bò

 

Il tema del percorso

Il tema proposto è l’amore, aprendolo a tutte le sue dimensioni e forme. È un tema senza tempo, scelto per indagare una dimensione intima della vita di ognuno di noi, offrendo l’opportunità di riflessioni profonde, accolte da giovani e adulti. Nei dipinti di Carpaccio, ci avviciniamo al mondo a lui contemporaneo. Orsola e i diversi protagonisti si presentano a noi con le loro pose, gestualità, riti sociali, costumi e mode, invitandoci a metterci in relazione con loro, trovando dei punti di contatto o, per contrasto, a sottolineare le differenze.

Amore e moda sono dunque le chiavi d’ingresso per entrare nel vivo delle opere. 

Nei teleri in cui siamo immersi, sono stati individuati quattro momenti salienti della storia legati al tema dell’amore che diventano gli anelli di congiunzione di una immaginaria struttura portante che mette in correlazione, a volte in modo parallelo e contrapposto, a volte in maniera intrecciata rendendoli tra loro indistinguibili, il mondo di Orsola e il mondo attuale. Su questa struttura si è basato il lavoro teorico e creativo. 

Con i ragazzi, è stato innanzitutto assegnato un nome ad ogni nodo narrativo. 

Ecco dunque che si inizia con il confronto, momento in cui arriva la richiesta di matrimonio al Re di Bretagna, padre di Orsola, che vediamo discutere con la figlia per decidere il da farsi. In casa, Orsola si veste in modo più comodo di quando la vediamo in luoghi pubblici, un po’ come facciamo noi, anche se oggi preferiamo pantofole, pigiami, tute e non gamurre con pizzi e merletti. 

Il successivo nodo è rappresentato dall’incontro tra i due fidanzati, Orsola ed Ereo. È il momento più atteso, con il gesto pubblico del toccamano in primo piano, davanti alla città che li festeggia in abiti elegantissimi e preziosi. Ci confrontiamo sul modo in cui ci presentiamo al primo appuntamento, quando vogliamo incontrare qualcuno di speciale.

Il sogno di Orsola è una situazione sospesa, enigmatica. Troviamo l’angelo con la palma del martirio che diventa il segno di qualcosa che interrompe un progetto gioioso. Questo momento è stato definito l’ostacolo. Mettiamo in luce come le nuove relazioni portano con sé paure, ansie, timori.

Infine, l’Apoteosi, momento conclusivo, è stata intesa come l’ingresso in una nuova dimensione, una conquista ma anche un’apertura verso futuri orizzonti, rimanendo fedeli alla propria volontà e riuscendo così a superare gli ostacoli incontrati. 

Il tema ha permesso di creare un dialogo e uno scambio autentico tra studenti, docenti e operatori del museo, giungendo ad un lavoro corale di approfondimento sulle opere.

 

Le tappe del progetto

Il progetto ha previsto un impegno dilatato compreso tra dicembre e maggio, in cui museo e scuola hanno lavorato in modo sinergico, con momenti a scuola e altri in museo. È stato, inoltre, fondamentale il coinvolgimento dei docenti di diverse discipline, durante tutto il percorso, per aver saputo collegare argomenti e approfondimenti e, soprattutto, per aver colto le opportunità dei PTCO per strutturare il lavoro a scuola. 

È stato in questo modo possibile sperimentare le quattro fasi del percorso.

 

Fase 1 | A scuola

meet and discuss

Incontrarsi e conoscersi per affrontare le prime esplorazioni del tema

Per affrontare un primo approccio alle opere, sono stati organizzati due incontri da realizzarsi in videochiamata con le classi: il primo con tutte le classi contemporaneamente, il secondo con ogni singola classe. Durante questi incontri, è stato presentato il percorso da realizzare assieme, offrendo le prime suggestioni tematiche.

L’esperienza è stata proposta come un’azione sperimentale in cui ognuno sarebbe stato protagonista e avrebbe potuto crearsi uno spazio di riflessione, scegliendosi gli strumenti per elaborare il proprio punto di vista.

Il museo ha cercato in questi primi incontri di creare una relazione passionale tra opere e studenti.

Alle classi, inoltre, è stato fin da subito consegnato l’accesso ai teleri digitali, in modo da poter continuare gli approfondimenti iniziati assieme durante gli incontri e dedicarsi alla scoperta del tema in modo autonomo. Sono stati preparati, a tale scopo, circa un’ora e mezza di video-tour originali e selezionate alcune fonti dalla rete.

La predisposizione dei contenuti sulle opere proposti dal museo è stata, a sua volta, oggetto di innovazione al fine di poter integrare temi che non sono strettamente legati alla storia dell’arte, come ad esempio gli approfondimenti sui costumi, sulla moda, sui rituali politici e religiosi del Quattrocento veneziano. È stato creato, inoltre, con tale intenzione, un gruppo di ricerca per il progetto DA | COSA | NASCE | STORIA concentrato su aspetti e temi che arricchiscono la scoperta del mondo carpaccesco.

 

Fase 2 | In museo

discover

La scoperta dei teleri e le prime riflessioni

L’incontro in museo è stato realizzato nel mese di novembre 2021, quando ancora erano in vigore le restrizioni dovute alla pandemia per la visita e le attività di laboratorio. Per tali motivi, è stata scelta un’esperienza che coinvolgesse soprattutto attraverso il dialogo e la discussione, alternando momenti davanti alle opere e situazioni relazionali in laboratorio. La parte di elaborazione creativa è stata proposta per un successivo momento, più libero e che potesse rappresentare un’opportunità da portare avanti in gruppo o in maniera autonoma.

In museo, i dipinti hanno impressionato per la loro dimensione. I nove teleri di Carpaccio, nella loro interezza, hanno completato il discorso iniziato in classe e che era stato condotto appositamente attraverso frammenti delle opere, selezionati per iniziare gli argomenti da approfondire. È stato così che in museo, tali frammenti sono stati concettualmente ricomposti, grazie al collegamento ideale creatosi tra discussione, visione digitale e confronto diretto.

In laboratorio, abbiamo approfondito il parallelo tra le modalità relazionali del Quattrocento e quelle che caratterizzano la nostra contemporaneità. Sono emerse situazioni, gestualità e modi di essere durante una discussione in casa, ad un incontro in un luogo pubblico, nell’affrontare le difficoltà di una scelta verso nuove strade da intraprendere.

Sempre in laboratorio, al fine di iniziare a concepire una propria elaborazione, capace di rispecchiare i propri pensieri, differentemente da Carpaccio che usava la pittura, è stata proposta una riflessione sulle modalità attraverso cui ognuno agisce creativamente. Sono stati perciò individuati i momenti, i luoghi e le azioni che scegliamo quando vogliamo essere creativi. Solo successivamente è stato dunque possibile individuare i macro ambiti di espressione degli studenti al fine di elaborare una narrazione: cibo, moda, movimento e danza, musica e canto, parole, segni e colori, invenzioni.

 

Fase 3 | da soli o in gruppo

imagine and create

Come essere creativi

La terza tappa è rappresentata dunque dall’opportunità di scegliersi le modalità creative che più appartengono alla propria persona per esprimere, per analogia o contrasto, un confronto tra il mondo di Orsola e il mondo contemporaneo.

Gli studenti hanno potuto approfondire e lavorare alla loro proposta in modo autonomo, a scuola o a casa, organizzandosi come meglio desideravano.

Per ogni ambito creativo sono stati suggeriti strumenti, modalità di realizzazione, esempi, applicazioni digitali in modo da aiutare nella realizzazione senza intervenire nel tipo di contenuto ideato o condizionandone il risultato. Le classi sono state accompagnate nel percorso di creazione per esplorare le possibilità espressive all’interno dei diversi ambiti, sottolineando l’importanza di una necessaria collaborazione di gruppo per poter attingere a più fonti e confrontarsi sulle diverse opportunità di espressione e i molteplici punti di vista. Infine, sono state date indicazioni sull’uso degli strumenti digitali.

Si voleva comprendere quali canali avrebbero aperto per ampliare la discussione in classe e tra gli amici, quali modalità avrebbero attivato per giungere a nuovi approfondimenti e impostare i propri contenuti, quali abilità, competenze e strumenti avrebbero scelto nel lavoro di gruppo o individuale immaginando uno scambio e aiuto reciproco, per integrare le competenze e le abilità nell’uso degli strumenti creativi e digitali.

È stato previsto un incontro di supporto e incoraggiamento a metà percorso in modo da mantenere il contatto e poter risolvere eventuali criticità.  

 

Creare il manifesto

L’oggetto concettuale offerto per la fase creativa è stata l’idea di manifesto. L’ultima fatica voleva giungere ad invitare altri giovani a scoprire la storia di Orsola e i dipinti di Carpaccio, attraverso le molteplici linee di connessione create tra il mondo quattrocentesco e il nostro. 

È stato dunque predisposto un approfondimento sul senso del manifesto, sul perché può essere una modalità creativa per trasmettere un messaggio, dando esempi di manifesti elaborati con mezzi e linguaggi differenti. 

È stata inoltre suggerita la realizzazione di un sondaggio prima dell’elaborazione del proprio manifesto, per indagare con più consapevolezza le opinioni di coetanei e amici.

Ognuno ha avuto la possibilità di dare forma al proprio punto di vista, concretizzando emozioni, pensieri e concetti in un video-manifesto, inteso come sintesi dell’esperienza creata, condensando valori e significazioni.

 

Fase 4 | online

share

Pubblicazione dei video-manifesti 

L’ultima tappa ha previsto la pubblicazione dei video-manifesti degli studenti nella sezione della piattaforma destinata alla condivisione delle esperienze.

Il momento conclusivo è proposto come nuova partenza, attraverso l’invito a partecipare alla stessa esperienza. Amici e compagni di classe possono trovare un’occasione per entrare nel mondo delle opere e diventare protagonisti nella generazione di nuove riflessioni.

 

Approcci e modalità educative

Strumenti digitali e strumenti creativi

L'approccio offerto ha permesso agli studenti di lavorare in modo autonomo con i dispositivi digitali in loro possesso e che abitualmente usano per socializzare, inviare messaggi, raccontare le proprie storie.

La proposta è stata determinante per comprendere il loro approccio e le difficoltà nell’uso di strumenti e materiali di diverso tipo, scelti per esprimere ed elaborare una creazione personale, da tradurre successivamente in un formato digitale come risultato finale, raggiungendo uno degli obiettivi principali del percorso, rappresentato dal condividere la propria elaborazione creativa nella piattaforma dedicata al progetto DA | COSA | NASCE | STORIA, all’interno del sito del museo, per coinvolgere altri giovani nell’esperienza di scoperta delle opere. 

La scelta adottata è stata, dunque, quella di lasciare liberi gli studenti nell’uso dei dispositivi e nelle modalità espressive che non hanno previsto una preparazione specifica. Costruire un video, elaborare una foto, scrivere un testo per elaborazioni digitali sembrano azioni semplici per il fatto che esistono applicazioni facili da utilizzare. Tale esperimento ha confermato, ancora una volta, che non bastano gli strumenti da soli. È invece fondamentale introdurre le potenzialità creative del mezzo usato per ottenere una storia, un’esperienza, un’azione che colpisce per i suoi contenuti, opportunamente gestiti ed elaborati.

È indispensabile oggi curare le potenzialità creative, ampliate anche dalle modalità digitali, in un’azione educativa rafforzata e innovativa tra museo e scuola. Il patrimonio culturale si fa materia prima che incontra la spontaneità dei linguaggi e delle forme di espressione che la contemporaneità produce. Grazie a tali conferme, il prossimo step della sperimentazione sarà, dunque, quello di integrare, nel momento dell’elaborazione creativa, il supporto per un aiuto concreto nella gestazione e nell’espressione dei contenuti, distinguendo tra la scoperta delle potenzialità digitali dalla progettazione creativa, che richiede una particolare attenzione alle trasformazioni oggi in atto fondamentali per indagare le vie possibili.

Hubs, luogo di incontro

Tra le trasformazioni più curiose nel riuscire a convogliare lo sforzo creativo di rielaborazione dei contenuti delle opere verso un luogo condiviso, si pone la scelta degli Hubs di Mozilla. Si tratta di luoghi virtuali in cui poter incontrarsi e presentare contenuti digitali e creativi. È stato adottato dal programma Build with bits di Europeana, piattaforma europea per il patrimonio culturale, per favorire lo sviluppo delle abilità di progettazione e collaborazione negli ambienti educativi e dare vita agli obiettivi del New Bauhaus della Commissione Europea.

La prossima edizione del progetto prevedrà l’uso degli Hubs per creare il punto di connessione tra scuola e museo, ma soprattutto per avere la possibilità di partecipare alla creazione di un proprio mondo dove incontrare e conoscere le diverse esperienze scaturite dalle opere d’arte.

Collaborare per un futuro transdisciplinare

Si ha modo così di affrontare uno dei temi più difficili per gli ambienti educativi che interessa la scuola ma anche un museo che vuole essere protagonista attivo nella società contemporanea, ovvero offrire l’occasione di riflettere sulla complessità, fornendo strumenti, metodi e contenuti. La scuola e il museo possono assieme innovare i percorsi di crescita, dando l’opportunità di sperimentare un lavoro di squadra tra i diversi attori, a partire dagli studenti che possono approfondire argomenti e ricerche in modo autonomo e consapevole. A partire da tali pratiche, già in atto nelle scuole, si inserisce l’opportunità tra istituzioni di contribuire attraverso ambiti disciplinari differenti, collaborando alla realizzazione di un risultato collettivo capace di rendere conto della molteplicità di approccio, di urgenze e priorità all’interno dello stesso progetto. Diventa pertanto fondamentale mettere in campo conoscenze specifiche, sostenute da discipline e programmi curriculari, accanto ad abilità personali che possono essere ampliate e studiate in tale diversità.

 

I primi commenti degli studenti

 

 

 

TeensLab... us! the teens

L'esperimento TeensLab... us! the teens è stato realizzato in museo il 24 settembre 2023 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. TeensLab è il luogo dedicato alla creatività dei giovani dai 15 anni in su, in cui mettersi in contatto tra persone, luoghi di vita, museo e opere.

Vai all'esperimento TeensLaB... us! the teens

 

Per partecipare al progetto 

La piattaforma Da cosa nasce storia presenta alcune sezioni aperte a tutti, altre con accesso riservato.

Il percorso sperimentato è stato progettato per la partecipazione di ragazzi dai quindici anni in su.

Per accedere all'area riservata della piattaforma

La sezione DISCOVER, relativa all'approfondimento tematico delle opere, e la sezione IMAGINE AND CREATE, relativa al caricamento dei contenuti creativi, sono attualmente disponibili attraverso un accesso riservato alle scuole che partecipano al Percorso Universo Orsola | Un amore impossibile?, ancora in fase sperimentale. Qualora nuovi docenti interessati volessero sperimentarle in maniera autonoma è possibile richiedere le credenziali di accesso all'area riservata, scrivendo alla curatrice del progetto, Maria Teresa Dal Bò: mariateresa.dalbo@cultura.gov.it

Le sezioni MEET AND DISCUSS e SHARE sono invece pubbliche con eventuali accessi dedicati ai diversi appuntamenti in programma.

All'interno della piattaforma, si potrà esplorare, in modo parallelo, le potenzialità offerte dagli Hub virtuali, intesi come ulteriori luoghi d'incontro e laboratoriali per agire, approfondire, mettersi in gioco e creare. 

Per approfondire il progetto, partecipare e accedere all'area riservata, è sempre possibile organizzare un incontro con Maria Teresa Dal Bò, mariateresa.dalbo@cultura.gov.it

 

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