Si tratta del bozzetto preparatorio per l’affresco realizzato nel 1787 da Jacopo Guarana in un soffitto del palazzo a San Stae dei Mocenigo, una delle più illustri famiglie veneziane che diede un gran numero di dogi alla Repubblica.
La piccola tela, che aderisce per composizione alla soluzione definitiva, rappresenta un cielo abitato da figure allegoriche femminili. La composizione ha un andamento circolare e si incentra sulla figurazione della Virtù, che tiene per mano la Nobiltà, mentre nella parte inferiore della tela sono rappresentate le quattro Virtù cardinali. Sulla destra due figure recano i simboli del potere politico (corno dogale e cappello da procuratore generale) e di quello ecclesiastico (mitria), allusivi alle cariche civili ed ecclesiastiche ricoperte da numerosi membri della famiglia Mocenigo; l’intento è evidentemente celebrativo, gradito ai committenti. La tela è caratterizzata da un preciso equilibrio sia a livello compositivo, nella studiata corrispondenza tra gruppi di figure, sia a livello cromatico, nel contrappunto tra le tinte pastello della parte centrale e quelle più spente delle figurazioni laterali.