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Conosciuto come il Polittico della Scuola dei Tagliapietra, l’opera fu commissionata da un gruppo di confratelli della scuola nel 1477 a Bartolomeo Vivarini. I membri della confraternita sono infatti rappresentati nel pannello centrale inginocchiati ai piedi del loro protettore sant’Ambrogio seduto su un trono, circondato nei pannelli laterali da altri santi, a sinistra san Luigi e san Pietro e a destra san Paolo e san Teodoro (per alcuni studiosi san Sebastiano). Entro una striscia bianca sotto il san Pietro, un’iscrizione riporta la firma dell’artista e la data, mentre nel comparto con il san Paolo si legge il nome dell’intagliatore della cornice, oggi perduta, Jacopo da Faenza; sotto la tavola centrale vi è la dedicata al santo da parte dei confratelli. La figura del sant’Ambrogio del polittico delle Gallerie dell’Accademia riproduce quasi fedelmente la figura del sant’Agostino del trittico del 1473, ancora oggi nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, accentuandone tuttavia le linee di contorno, qui più marcate e geometriche, come dimostra il panneggio frastagliato del santo angoloso, con effetti analoghi a quelli dell’intaglio ligneo.